LA LINE UP:
Dopo i clamorosi sold out di Roma e del concerto all’Alcatraz di Milano del prossimo 4 novembre,
i Fontaines D.C., la band che sta ridefinendo la scena musicale con il loro nuovissimo quarto album “Romance”,
annunciano un nuovo tour in Italia per l’estate 2025!
L’album, pubblicato il 23 agosto da XL Recordings e prodotto dal geniale James Ford,
ha già incantato fan e critica con le sue 11 tracce potenti e coinvolgenti.
ROMANCE è l’album più ambizioso dei Fontaines D.C e le sue 11 tracce raccolgono le idee maturate tra i membri della band – Grian Chatten (voce), Carlos O’Connell (chitarra), Conor Curley (chitarra), Conor Deegan (basso) e Tom Coll (batteria) – da quando hanno pubblicato Skinty Fia nel 2022. L’evoluzione sonora della band, che ha mostrato i denti nei primi dischi con una sensibilità punk antagonista, è un’ascesa verso break più grunge, elettronica distopica, percussioni hip-hop e texture sognanti alla Slowdive che potrebbero sorprendere i fan. I tocchi shoegaze emersi per la prima volta su “Skinty Fia” si dispiegano su “Romance” come un livido porpora. Ma qualsiasi “estetica retrò”, come la descrive Chatten, viene lasciata alle spalle. Riflettendo sull’imminente uscita, Chatten dice: “In questo disco diciamo cose che volevamo dire da molto tempo. Non mi sento mai come se fosse finita, ma è bello sentirsi più leggeri”.
IL GRUPPO CONSIDERATO INVENTORE DEL GENERE TRIP HOP
SARÀ OSPITE DELL’XI EDIZIONE DI UNALTROFESTIVAL
Dopo la data di grande successo del 2024 in Piazza Sordello a Mantova, i Massive Attack, il gruppo formato da Robert “3D” Del Naja e Grant “Daddy G” Marshall, è pronto a riportare la magia del trip hop in Italia con uno show indimenticabile.
A partire dalle ore 10:00 di mercoledì 11 dicembre, i biglietti saranno disponibili in prevendita per gli utenti iscritti a My Live Nation. Per accedere alla presale basterà registrarsi gratuitamente su www.comcerto.it e www.livenation.it
La vendita generale dei biglietti sarà aperta alle ore 10:00 di venerdì 13 dicembre su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e www.vivaticket.it.
I Massive Attack sono considerati gli inventori del Trip Hop, riprendendo i ritmi dell’hip hop, utilizzando i campionamenti elettronici e unendo molti altri generi musicali tra cui il dub, il reggae e la musica d’ambiente.
Alcune delle composizioni più riconoscibili della loro produzione musicale si distinguevano per l’assenza di ritornelli, caratterizzandosi invece per atmosfere drammatiche intensamente trasmesse attraverso l’uso di crescendi di chitarra distorta, sontuosi arrangiamenti orchestrali o loop di basso incisivi. Il ritmo della loro musica si discosta spesso dalla vivacità prevalente nella scena dance britannica, risultando più lento e riflessivo.
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The Smashing Pumpkins tornano in Italia questa estate con due live imperdibili!
La leggendaria band capitanata da Billy Corgan, salirà sul palco con i loro più grandi successi e presenterà dal vivo il nuovo album “Aghori Mhori Mei”, uscito quest’anno.
Un’occasione unica per vivere l’energia travolgente e la poesia malinconica di una delle band più iconiche del rock alternativo.
Nati nei primi anni ’90 sotto l’ardente guida del geniale e carismatico Billy Corgan, i Pumpkins hanno saputo sfidare ogni etichetta, attraversando generi e decadi con una capacità camaleontica che poche band possono vantare.
Dai suoni distorti e sognanti di capolavori come “Siamese Dream” (1993) fino all’epica sinfonia di “Mellon Collie and the Infinite Sadness” (1995), un doppio album che ha scritto la storia della musica, The Smashing Pumpkins hanno creato un universo sonoro unico: un mix travolgente di grunge, shoegaze, heavy metal, psichedelia e orchestrazioni maestose.
“Bullet With Butterfly Wings”, “Tonight, Tonight”, “1979″ – brani intrisi di energia ribelle e di una poesia malinconica che parla a generazioni intere. Le loro canzoni non sono solo musica, ma esperienze emotive, un viaggio nel lato oscuro e luminoso dell’animo umano, sospinto dalla voce inconfondibile di Corgan e dalle imponenti chitarre che sferzano come tempeste elettriche.
In un’epoca dove il rock sembrava già definito, i Pumpkins hanno scompaginato le regole, diventando simboli di innovazione e introspezione. A distanza di oltre trent’anni, il loro mito non fa che crescere, continuando a ispirare e ammaliare. I concerti sono pura catarsi sonora: spettacoli di luce e suono che trascinano gli spettatori in un viaggio tra il passato glorioso e un futuro ancora tutto da scrivere.
The Smashing Pumpkins non sono solo una band: sono una leggenda vivente.
L’alternativo non è mai stato così epico!
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Alan Sparhawk, il frontman dei Low, fa il suo debutto in Italia come solista con il suo primo LP, “WHITE ROSES, MY GOD”, pubblicato a settembre 2024 via Sub Pop.
Alan Sparhawk è sempre stato un musicista prolifico e poliedrico, un’anima inquieta sempre pronta a esplorare nuovi territori sonori ed emotivi. Anche se il suo nome è indissolubilmente legato ai trent’anni passati come frontman della leggendaria band Low, basta dare uno sguardo ai tanti progetti paralleli che ha portato avanti nello stesso periodo per vedere quanto ami sperimentare: dal punk al funk, dalla produzione musicale all’improvvisazione. Anche i Low non si sono mai accontentati di un solo stile o di un unico approccio. La band era una vera collaborazione, un dialogo continuo, una storia d’amore tra Sparhawk e sua moglie Mimi Parker, co-fondatrice, batterista, voce e anima insostituibile del gruppo. Seguire il percorso dei Low, dai primi lavori intimi e sommessi, attraverso le melodie potenti del loro periodo centrale, fino al caos creativo e lussureggiante degli ultimi album, è come assistere a un costante processo di trasformazione di cuori, menti e spiriti.
Nel 2022 Mimi Parker è scomparsa dopo una lunga battaglia contro il cancro, e non c’è dubbio che WHITE ROSES, MY GOD sia un disco nato dal dolore. Lo si sente già dal titolo, ma soprattutto in brani come “Heaven”, dove Sparhawk descrive l’aldilà come “un luogo solitario, se sei solo.” Questo senso di perdita emerge anche dalla scelta di Sparhawk di realizzare tutto da solo: ogni nota, ogni parola, ogni ritmo programmato. Ma ridurre l’album solo al lutto sarebbe limitante, persino ingiusto. Questo disco intenso, brillante, provocatorio e travolgente va oltre: è una straordinaria opera di sperimentazione, con testi profondi e ritmi trascinanti che non smettono di stupire.