Jarvis Cocker, l’istrionico e talentuoso leader e voce di una delle band più importanti e influenti del british-pop anni ’90, i meravigliosi ed innovativi Pulp, fa ritorno sulla scena musicale con il nuovo progetto “Jarv is …“. Ed è gia storia!
Jarvis Cocker, dandy moderno e leader istrionico degli indimenticabili PULP presenta le sue canzoni intense, coinvolgenti ed eleganti dal cuore punk, in confezione britpop.
Anticonformismo, imprevedibilità, cocciutaggine: fosse stato per la risposta del pubblico, Jarvis Branson Cocker non avrebbe mai fatto il musicista, invece lui ha incassato i flop d’inizio carriera, ha cambiato una quantità di compagni d’avventura e alla fine è riuscito a portare al successo planetario e indiscusso i suoi Pulp, a partire dal 1994, anno di pubblicazione dell’album “His ‘N’ Hers“, e poi “Different Class” nel 1995 e i successivi “This Is Hardcore”(1998) e “We Love Life” (2001).
Jarvis Cocker ha fatto musica per due terzi della sua vita. Gran parte – dal 1978 al 2002 – come fontman della leggendaria band britpop Pulp. Durante questi anni, Jarvis e passato dall’essere l’outsider per eccellenza a diventare una delle figure piu riconosciute e apprezzate della Gran Bretagna. Ha portato un nuovo spirito nelle classifiche pop ritagliando un tratto originale nel mondo del rock’n’roll dominato da riduttivi cliche.
In occasione dei BRIT Awards 1996 Cocker sali sul palco come segno di protesta contro l’esibizione di Michael Jackson che stava cantando il suo ultimo successo Earth Song, circondato da bambini adoranti e un rabbino, come una sorta di Cristo.
Le reazioni della stampa all’episodio furono eterogenee, “Melody Maker” ne acclamò la nomina a cavaliere dell’impero britannico di Cocker, e il suo amico Noel Gallagher degli Oasis dichiarò: “Jarvis Cocker e una star e dovrebbe essere nominato baronetto”.
L’attenzione riservatagli dalla stampa per il gesto fece schizzare le vendite dell’album dei Pulp alle vette delle classifiche e gli frutto una statua di cera, del costo di 30.000 sterline, esposta al Rock Circus di Londra.
Poi, tanto per complicarsi l’esistenza, eccolo tentare la carriera solista; dopo lo scioglimento dalla band Jarvis si trasferisce a Parigi e inizia una serie di collaborazioni (Marianne Faithfull, Charlotte Gainsbourg, Nancy Sinatra e Air). Nel 2003, sotto lo pseudonimo di “Darren Spooner”, pubblica il primo album della sua nuova formazione, i Relaxed Muscle.
La sua nuova stagione musicale solista si apre a luglio del 2006, quando Jarvis pubblica il singolo “Running The World”, un brano che prosegue con stile la sua avventura all’interno del britpop.
È il preludio dell’atteso album debutto solista, “Jarvis”, accolto con grande calore dalla critica, ma prima di arrivarci è il caso di fare un passo indietro, molto indietro, per l’esattezza al 19 settembre 1963, quando i signori Cocker festeggiano la nascita del piccolo Jarvis (destinato da grande a sfiorare il metro e novanta d’altezza). Siamo a Sheffield, in Inghilterra, il papa è un musicista, lo zio pure, finisce che a 15 anni Jarvis forma l’embrione di quelli che diventeranno i Pulp.
Oltre 20 anni dopo decide di porre fine all’avventura, dopo aver assaporato il successo, dopo essersi trasferito a Parigi e dopo aver incontrato Camille Bidault-Waddington, futura sposa nel 2002 e dalla quale ha un figlio.
Gran parte del suo tempo lo passa collaborando da solista con colleghi musicisti e mettendosi alla prova in qualità di compositore di brani per il cinema. Quest’ultima cosa lo vede scrivere tre pezzi che entrano nella colonna sonora di “Harry Potter E Il Calice Di Fuoco”, oltre a comparire nel film interpretando il cantante della band che si esibisce al ballo della scuola di Hogwarts.
Nel 2006 Jarvis cura la compilation “The Trip” insieme a Steve Mackey, partecipa al disco “Monsieur Gainsbourg Revisited” (cantando in coppia con Kid Loco il brano “I Just Came To Tell You That I’m Going”) ed è coautore di alcuni testi dell’album di Charlotte Gainsbourg “5:55″.
Cocker ha anche diretto anche alcuni video, tra cui On di Aphex Twin, Sudden Rush di Erlend Øye e Aftermath dei Nightmares on Wax. Poi, finalmente, ecco arrivare il singolo “Running The World”, antipasto dell’esordio lungo da solista che viene annunciato in uscita a partire da metà novembre del 2006.
L’album s’intitola “Jarvis” e comprende 13 brani (due dei quali originariamente scritti per Nancy Sinatra) più un brano nascosto che e appunto “Running The World”, brano che ha un testo molto critico nei confronti di personaggi come Bono e Bob Geldof, impegnati da anni sul fronte delle iniziative umanitarie e per questo in contatto con uomini politici di dubbia fama: “La mia canzone non vuole essere offensiva, ma porre il quesito di cosa servano tutte quelle strette di mano”.
“Running The World” e stato il preludio all’album solista per Jarvis Cocker, uscito per Rough Trade, che ha stupito e lasciato a bocca aperta sia i suoi fan del passato sia la stampa specializzata.
Jarvis è un disco maturo, intenso, coinvolgente e soprattutto colmo di classe sopraffina.
Prevedibile che un artista che ha fatto dello stile la sua caratteristica regalasse a tutti un disco di livello altissimo. Bentornato Jarvis! Lo segue, a tre anni di distanza, “Further Complications”.
Nel 2011 pubblica la sua lyric collection “Mother, Brother, Lover”.
Tra il 2009 e il 2017 presenta il programma della BBC 6 Music “Jarvis Cocker’s Sunday Service” e la serie di documentari della BBC Radio 4 “Wireless Nights”.
A marzo 2018 ha presentato la sua nuova ensemble musicale “JARV IS …”, che ha portato in tour per tutto il Regno Unito e che porterà anche in Italia per un’unica data al Today.
Jarvis Cocker sta proseguendo con la sua carriera solista, dopo che suo padre Matthew Cocker Logan gli ha chiesto di comprargli una casa di riposo. Nel marzo 2007 è apparso nell’album Pocket Symphony della band francese Air.
Jarvis ha recentemente collaborato con Beth Ditto (The Gossip) alla cover del classico anni ’80 “Temptation”, degli Heaven 17 in occasione degli NME Awards a Londra.
Nel 2007 Jarvis e stato il direttore artistico del Meltdown Festival che si è tenuto presso il South Bank Centre di Londra in giugno.
Nel 2017 ha unito le forze al musicista canadese Chilly Gonzales (collaboratore di artisti del calibro di Daft Punk, Jamie Lidell, Feist, Peaches e via dicendo) per un nuovo album intitolato “Room 29“. Il disco uscito per Deutsche Grammophon ha visto la collaborazione della flautsita Natalei Hauptman, del suonatore di corno francesce Hasko Kroeger, della cantante Maud Techa e dello storico del cinema David Thomson. Good Pop, Bad Pop e il pamphlet che contiene due discorsi di Jarvis Cocker sulla Brexit. Ne ha parlato in pubblico in varie occasioni, fra cui la manifestazione londinese pro-UE dello scorso ottobre ma anche gli Ivor Novello Award, quando ritirando l’Outstanding Song Collection Prize, ha paragonato il risultato del voto alle classifiche dei singoli: “C’e questa cosa chiamata Brexit. 52 a 48, giusto. Bè 52 equivale ad andare al numero 19 nelle classifiche. Non è la volonta della gente. Brexit e una parola orribile. Brutta quasi quanto Britpop”.
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