La psichedelia australiana dei DEEP SEA ARCADE ricorda il tipico suono della chitarra ma con un carattere ed un fascino che è innegabilmente unico nel suo genere.
Il gruppo iniziò come una sorta di progetto musicale tra i compagni di scuola Nic McKenzie e Nick Weaver quando erano poco più che adolescenti. Utilizzando un registratore a nastro a quattro tracce, microfoni e insoliti programmi per computer, crearono uno scenario sinistro in contrasto con la loro propensione per la tipica struttura della canzone e della melodia pop.
Dopo anni di sviluppo di un ampio catalogo di registrazioni demo McKenzie e Weaver aggiunsero al gruppo i chitarristi James Manson e Simon Relf ed il batterista Carlos Adura. Cominciarono così a dare alla musica lenergia e la portata che in precedenza non riuscivano a raggiungere.
Il tanto atteso album di debutto Outlands uscì in tutto il mondo nel 2012 con lIvy League Records, con singoli fortemente sostenuti in Australia da Triple J ed FBI, e nel Regno Unito dalla BBC.
Il loro recente tour attraverso le principali città australiane è andato sold out. Si sono esibiti
al prestigioso Festival australiano Big Day Out festival. La band è stata in tour con gli con High Flying Birds di Noel Gallagher, The Charlatans, Girls, Kaiser Chiefs, Cloud Control e Modest Mouse. Hanno anche girato in lungo e in largo il Regno Unito e lEuropa, tra apparizioni al Primavera Sound Festival di Barcellona, The Great Escape a Brighton, il Liverpool Sound City, il Berlin Independent Night, il Reeperbahn Festival di Amburgo e diversi concerti sold out a Londra.
Dopo la calorosa accoglienza riservata a Outlands, la band è desiderosa di continuare su questa onda. Hanno deciso di rimanere a Londra per la primavera e l’estate 2013 per completare il secondo album e suonare in sempre più festival come il Secret Garden Party, il Great Escape, il Where The Wild Things Are (Paesi Bassi) e il Live At Leeds.
Deep Sea Arcade might just be your new favourite bunch of parka/denim-clad lads. NME
A rush of solar-dappled guitar anthems delivered with both wit and vibrancy. Clash, 7/10