Alan Sparhawk, il frontman dei Low, fa il suo debutto in Italia come solista
con il suo primo LP, “WHITE ROSES, MY GOD”,
pubblicato a settembre 2024 via Sub Pop.
LUNEDÌ 2 GIUGNO 2025
TORINO – SPAZIO 211
www.spazio211.com
Via Francesco Cigna, 211, 10155 TO
MARTEDÌ 3 GIUGNO 2025
ROMA – LARGO VENUE
www.largovenue.com
Via Biordo Michelotti, 2, 00176 RM
MERCOLEDÌ 4 GIUGNO 2025
BOLOGNA – LOCOMOTIV CLUB
EXPRESS FESTIVAL
www.locomotivclub.it/express-festival
Via Sebastiano Serlio, 25/2, 40128 BO
GIOVEDÌ 5 GIUGNO 2025
MILANO – MAGNOLIA
UNALTROFESTIVAL
www.unaltrofestival.it
Via Circonvallazione Idroscalo, 41, 20054 Novegro-Tregarezzo MI
BIGLIETTI DISPONIBILI ORA SU LIVENATION.IT
Alan Sparhawk è sempre stato un musicista prolifico e poliedrico, un’anima inquieta sempre pronta a esplorare nuovi territori sonori ed emotivi. Anche se il suo nome è indissolubilmente legato ai trent’anni passati come frontman della leggendaria band Low, basta dare uno sguardo ai tanti progetti paralleli che ha portato avanti nello stesso periodo per vedere quanto ami sperimentare: dal punk al funk, dalla produzione musicale all’improvvisazione. Anche i Low non si sono mai accontentati di un solo stile o di un unico approccio. La band era una vera collaborazione, un dialogo continuo, una storia d’amore tra Sparhawk e sua moglie Mimi Parker, co-fondatrice, batterista, voce e anima insostituibile del gruppo. Seguire il percorso dei Low, dai primi lavori intimi e sommessi, attraverso le melodie potenti del loro periodo centrale, fino al caos creativo e lussureggiante degli ultimi album, è come assistere a un costante processo di trasformazione di cuori, menti e spiriti.
Nel 2022 Mimi Parker è scomparsa dopo una lunga battaglia contro il cancro, e non c’è dubbio che WHITE ROSES, MY GOD sia un disco nato dal dolore. Lo si sente già dal titolo, ma soprattutto in brani come “Heaven”, dove Sparhawk descrive l’aldilà come “un luogo solitario, se sei solo.” Questo senso di perdita emerge anche dalla scelta di Sparhawk di realizzare tutto da solo: ogni nota, ogni parola, ogni ritmo programmato. Ma ridurre l’album solo al lutto sarebbe limitante, persino ingiusto. Questo disco intenso, brillante, provocatorio e travolgente va oltre: è una straordinaria opera di sperimentazione, con testi profondi e ritmi trascinanti che non smettono di stupire.
ALAN SPARHAWK: www.chairkickers.com | www.twitter.com/lowtheband | www.facebook.com/lowmusic