Tra le band più amate della scena alternative contemporanea,
gli irlandesi Fontaines D.C. hanno conquistato pubblico e critica
con il loro album d’esordio “Dogrel“,
un capolavoro, concepito nel 2019 sulle strade di Dublino,
che si è guadagnato una nomination ai prestigiosi Mercury Music Prize.
La conferma del loro talento arriva nel 2020 con l’ottimo “A Hero’s Death“.
L’album si posiziona in vetta alle classifiche dei migliori album del 2020
ottenendo una nomination ai BRIT Awards come “Miglior gruppo internazionale”
e una ai Grammy Award nella categoria Best Rock Album.
Ad aprile 2022 arriva infine “Skinty Fia“, il terzo album via Partisan.
L’album della consacrazione che debutta al primo posto nella classifica degli album
nel Regno Unito e Irlanda, e debutta al 12° posto in Italia.
I Fontaines Dc sono attualmente la migliore band in circolazione.
A testimoniarlo non solo il plauso della stampa e gli show sempre sold out,
ma la loro potenza live: ascoltarli e vederli esibirsi è un’esperienza che lascia senza fiato.
DOMENICA 23 GIUGNO 2024
LIDO DI CAMAIORE (LU) – LA PRIMA ESTATE
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Parco Bussoladomani
Viale J. F. Kennedy, 55041 Lido di Camaiore LU
Prevendite su www.laprimaestate.it/tickets dalle ore 11 di giovedì 7 dicembre
MARTEDÌ 25 GIUGNO 2024
ROMA – AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE, CAVEA
ROCK IN ROMA
www.rockinroma.com
Via Pietro de Coubertin, 30, 00196 RM
BIGLIETTI
Parterre: 37,00€ + d.p.
Tribuna Centrale: 55,00€ + d.p.
Tribuna Mediana: 45,00€ + d.p.
Tribuna Laterale: 35,00€ + d.p.
Tribunetta Alta: 32,00€ + d.p.
Prevendite su www.ticketmaster.it e www.ticketone.it dalle ore 11 di giovedì 7 dicembre
I Fontaines DC sono Carlos O’Connell (chitarra), Conor Curley (chitarra), Conor Deegan (basso), Grian Chatten (voce) e Tom Coll (batteria). La band prende il nome da un personaggio del film “Il Padrino”, Johnny Fontane, cantante e star del cinema interpretato da Al Martino. Fontane era il figlioccio di Vito Corleone. Le iniziali D.C. stanno per “Dublin City”.
Il 12 aprile 2019, la band pubblica “Dogrel”, l’album di debutto via Partisan Records.
Il brano d’apertura del disco, “Big”, offre una dichiarazione d’intenti intensa, diretta e sicura di sé.
NME ha affermato che “Dogrel proves that early-days pinning as punk’s next great hope was perhaps premature – there’s far more to Fontaines D.C. than your typical thrashed-out, pissed-off young rebellion”.
The Guardian ha dato all’album una recensione a cinque stelle, salutandolo come un “debutto perfetto”.
Stereogum ha descritto il loro sound “a synthesis between post-punk, garage rock, and a kind of gritty, urbane sense of rhythm and narrative” nominandoli “Band To Watch”.
La band è stata acclamata anche da The FADER (“una delle band più incredibili in circolazione”), Rolling Stone (“la nostra nuova band punk preferita”), The Guardian (che ha definito “Dogrel” “geniale, dall’inizio alla fine”), Pitchfork, The Times, NPR Music, Fader, Q e molti molti altri. “Album of the Year 2019” per Rough Trade e BBC 6Music, “Dogrel” ha raggiunto la Top 10 della UK Album Chart e ottenuto una nomination ai Mercury Prize.
Il 31 luglio 2020 esce “A Hero’s Death”, prodotto da Dan Carey (Black Midi, Bat For Lashes) nel suo studio londinese. Malconcio e ammaccato sebbene bellissimo, il nuovo “A Hero’s Death” è la rivisitazione di quell’energia spavalda che ha caratterizzato il primo lavoro in studio. La musica di “A Hero’s Death” è paziente, sicura di sé e complessa – uno sguardo filosofico e inebriante al mondo moderno e alle sue grandi incertezze.
Quello che distingue i Fontaines D.C è la loro autenticità: “Penso ci sia autenticità in ciò che facciamo, e le persone sono state affamate di autenticità per troppo tempo”, ha detto Chatten in un’intervista a una radio irlandese. Questo impegno per l’autentico è la chiave per comprendere l’estetica D.C. di Fontaines..
Dopo aver ottenuto nomination ai BRIT (“Miglior gruppo internazionale”), ai GRAMMY (“Miglior album rock”) e ai prestigiosi Ivor Novello Awards (“Miglior album”), la band torna ad aprile 2022 con “Skinty Fia”, l’album della consacrazione.
“Skinty Fia” è una frase irlandese che può essere tradotta come “la dannazione del cervo” e la copertina dell’album presenta appunto un cervo, strappato dal suo habitat naturale e inserito in una casa, illuminato da una luce rossa artificiale. Il cervo gigante irlandese è una specie estinta e i pensieri della band sull’identità irlandese sono al centro dell’album.
Mentre “Dogrel” era disseminato d’istantanee dei personaggi di Dublino, e “A Hero’s Death” ha documentato lo sconvolgimento e la disconnessione che la band ha provato mentre viaggiava per il mondo in tour, in “Skinty Fia” i Fontaines D.C. si rivolgono alla loro irlandesità da lontano, mentre ricostruiscono le loro vite altrove. Per una band la cui città natale scorre nelle loro vene, l’album li vede cercare di risolvere il bisogno di ampliare i propri orizzonti con l’affetto che ancora provano per la terra e le persone che si sono lasciati alle spalle. Ci sono echi del rock’n’roll di “Dogrel” e le atmosfere più cupe di “A Hero’s Death”, ma “Skinty Fia” è molto più ampio e cinematografico. I Fontaines D.C. sono una band in uno stato di costante evoluzione e questa volta il risultato è un album di stati d’animo mutevoli, intuizioni sorprendenti e maturità. Con il loro irresistibile mix di post-punk, rock alternativo e testi carichi di intensità.
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