A poco più di un anno dal loro acclamato debut album “Dogrel”, pubblicato ad aprile 2019,
i dublinesi Fontaines D.C. hanno fatto ritorno sulla scena musicale con “A Hero’s Death”.
L’album, pubblicato il 31 luglio 2020 su Partisan Records, ha ricevuto il plauso generale dalla critica,
posizionandosi in vetta alle classifiche dei migliori album del 2020 e
ricevendo una nomination ai Grammy Award 2021 nella categoria Best Rock Album.
La band è stata acclamata dal The FADER (“una delle band più incredibili in circolazione”),
NME (“Una delle voci più importanti nel panorama rock”),
Stereogum (Band to Watch: “future star”),
Rolling Stone (“la nostra nuova band punk preferita”), The Guardian, Pitchfork,
The Times, NPR Music, Fader, Q e molti molti altri.
SABATO 6 NOVEMBRE 2021 | TEATRO REGIO | PARMA
BAREZZI FESTIVAL
www.barezzifestival.it
Str. G. Garibaldi, 16/a, 43121 PR
Biglietti: : 30,00 € + d.p. / 34,00 € + d.p. / 36,00 € + d.p. / 40,00 € + d.p.
Prevendite su www.ticketmaster.it
Carlos O’Connell (chitarra), Conor Curley (chitarra), Conor Deegan (basso), Grian Chatten (voce) e Tom Coll (batteria) s’incontrano a Dublino durante gli anni del British and Irish Modern Music Institute college ai Liberties di Dublino. Uniti dal comune amore per la poesia, pubblicano due raccolte di poesie, la prima “Vroom”, ispirata ai poeti Beat (Jack Kerouac, Allen Ginsberg), e la seconda “Winding”, ispirata ai poeti irlandesi (Patrick Kavanagh, James Joyce, WB Yeats). Nessuna delle poesie pubblicate è stata tramutata in brano musicale ad eccezione del singolo “Television Screens”, contenuto nel debut album “Dogrel”.
La band prende il nome da un personaggio del film “Il Padrino”, Johnny Fontane, cantante e star del cinema interpretato da Al Martino. Fontane era il figlioccio di Vito Corleone. Le iniziali D.C. stanno per “Dublin City”.
A maggio 2017 la band ha pubblicato i singoli “Liberty Belle” e “Hurricane Laughter / Winter In the Sun”. “Liberty Belle” è un omaggio ai Liberties, il quartiere di Dublino dove vivevano molti membri della band.
Nel 2018 escono i singoli “Chequeless Reckless / Boys In The Better Land” e “Too Real”.
Stereogum ha descritto il loro sound “a synthesis between post-punk, garage rock, and a kind of gritty, urbane sense of rhythm and narrative” nominandoli “Band To Watch” del 2018.
Il 12 aprile 2019, la band ha pubblicato l’album di debutto “Dogrel” via Partisan Records. Il titolo “Dogrel” è un omaggio a Doggerel, poesia irlandese della classe operaia – “poesia del popolo” – che risale al 1630. Fu reso popolare da William McGonagall e in seguito Ogden Nash. Il brano d’apertura del disco, “Big”, offre una dichiarazione d’intenti intensa, diretta e sicura di sé. “Big” è accompagnato da un video diretto da Molly Keane e girato per le strade di Dublino.
NME ha affermato che “Dogrel proves that early-days pinning as punk’s next great hope was perhaps premature – there’s far more to Fontaines D.C. than your typical thrashed-out, pissed-off young rebellion”.
The Guardian ha dato all’album una recensione a cinque stelle, salutandolo come un “debutto perfetto”.
“Dogrel” ha debuttato nella Top 10 britannica, facendo guadagnare loro una nomination ai Mercury Prize, la prima posizione nella classifica dei migliori album dell’anno di BBC 6 Music e Rough Trade, una performance al The Tonight Show with Jimmy Fallon e numerose date sold out nel Regno Unito e all’estero – tra cui lo spettacolo alla Brixton Academy di Londra andato sold out in una settimana.
Per registrare “A Hero’s Death” i Fontaines D.C. hanno lavorato ancora una volta con il produttore Dan Carey (Black Midi, Bat For Lashes) nel suo studio londinese. Insieme sono riusciti a realizzare un tipo di ballata più spettrale e riservata che attraversa una buona parte dell’album, citando influenze dai Suicide, The Beach Boys, e Leonard Cohen passando per i Beach House, Broadcast, e Lee Hazlewood. L’album serve da sforzo consapevole per sovvertire le aspettative, per sfidare loro stessi e i loro ascoltatori e per sacrificare un’identità al fine di assumerne un’altra – una che li rappresenti in pieno.
Malconcio e ammaccato sebbene bellissimo, il nuovo “A Hero’s Death” è la rivisitazione di quell’energia spavalda che ha caratterizzato il primo lavoro in studio. La musica di “A Hero’s Death” è paziente, sicura di sé e complessa – uno sguardo filosofico e inebriante al mondo moderno e alle sue grandi incertezze.
Quello che distingue i Fontaines D.C è la loro autenticità: “Penso ci sia autenticità in ciò che facciamo, e le persone sono state affamate di autenticità per troppo tempo”, ha detto Chatten in un’intervista a una radio irlandese. Questo impegno per l’autentico è la chiave per comprendere l’estetica D.C. di Fontaines.
‘A Hero’s Death’ tracklist:
1. I Don’t Belong
2. Love Is The Main Thing
3. Televised Mind
4. A Lucid Dream
5. You Said
6. Oh Such A Spring
7. A Hero’s Death
8. Living In America
9. I Was Not Born
10. Sunny
11. No
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