A causa delle attuali restrizioni imposte per contenere il virus Covid-19,
che impediscono lo svolgersi di concerti in piedi e a piena capienza,
informiamo che il concerto dei Fontaines D.C.,
previsto il 23 marzo 2022 ai Magazzini Generali di Milano,
è postato all’Alcatraz Milano con posti a sedere.
MERCOLEDÌ 23 MARZO 2022 | ALCATRAZ | MILANO
www.alcatrazmilano.it
Via Valtellina, 25, 20159 MI
SOLD OUT
I BIGLIETTI GIÀ ACQUISTATI RESTANO VALIDI PER LA NUOVA VENUE.
Tra le band più amate della scena alternative contemporanea, gli irlandesi Fontaines D.C. hanno conquistato pubblico e critica con il loro album d’esordio “Dogrel“, pubblicato ad aprile 2019.
La conferma del loro talento arriva nel 2020 con l’ottimo “A Hero’s Death“, che si posiziona in vetta alle classifiche dei migliori album del 2020 e ottiene una nomination ai BRIT Awards come“Miglior gruppi internazionale” e una ai Grammy Award nella categoria Best Rock Album.
Sono passati quasi due anni e i Fontaines D.C. sono pronti a fare ritorno in Italia con il loro terzo album in studio, “Skinty Fia“, in uscita il 22 aprile 2022 via Partisan.
Carlos O’Connell (chitarra), Conor Curley (chitarra), Conor Deegan (basso), Grian Chatten (voce) e Tom Coll (batteria) s’incontrano a Dublino durante gli anni del British and Irish Modern Music Institute college ai Liberties di Dublino. Uniti dal comune amore per la poesia, pubblicano due raccolte di poesie, la prima “Vroom”, ispirata ai poeti Beat (Jack Kerouac, Allen Ginsberg), e la seconda “Winding”, ispirata ai poeti irlandesi (Patrick Kavanagh, James Joyce, WB Yeats). Nessuna delle poesie pubblicate è stata tramutata in brano musicale ad eccezione del singolo “Television Screens”, contenuto nel debut album “Dogrel”.
La band prende il nome da un personaggio del film “Il Padrino”, Johnny Fontane, cantante e star del cinema interpretato da Al Martino. Fontane era il figlioccio di Vito Corleone. Le iniziali D.C. stanno per “Dublin City”.
A maggio 2017 la band ha pubblicato i singoli “Liberty Belle” e “Hurricane Laughter / Winter In the Sun”. “Liberty Belle” è un omaggio ai Liberties, il quartiere di Dublino dove vivevano molti membri della band.
Nel 2018 escono i singoli “Chequeless Reckless / Boys In The Better Land” e “Too Real”.
Stereogum ha descritto il loro sound “a synthesis between post-punk, garage rock, and a kind of gritty, urbane sense of rhythm and narrative” nominandoli “Band To Watch” del 2018.
Il 12 aprile 2019, la band ha pubblicato l’album di debutto “Dogrel” via Partisan Records.
Il titolo “Dogrel” è un omaggio a Doggerel, poesia irlandese della classe operaia – “poesia del popolo” – che risale al 1630. Fu reso popolare da William McGonagall e in seguito Ogden Nash.
Il brano d’apertura del disco, “Big”, offre una dichiarazione d’intenti intensa, diretta e sicura di sé.
“Big” è accompagnato da un video diretto da Molly Keane e girato per le strade di Dublino.
NME ha affermato che “Dogrel proves that early-days pinning as punk’s next great hope was perhaps premature – there’s far more to Fontaines D.C. than your typical thrashed-out, pissed-off young rebellion”.
The Guardian ha dato all’album una recensione a cinque stelle, salutandolo come un “debutto perfetto”.
Siamo in attesa ora del secondo album in studio in uscita il 31 luglio su Partisan Records.
Per registrare “A Hero’s Death” i Fontaines D.C. hanno lavorato ancora una volta con il produttore Dan Carey (Black Midi, Bat For Lashes) nel suo studio londinese. Insieme sono riusciti a realizzare un tipo di ballata più spettrale e riservata che attraversa una buona parte dell’album, citando influenze dai Suicide, The Beach Boys, e Leonard Cohen passando per i Beach House, Broadcast, e Lee Hazlewood. L’album serve da sforzo consapevole per sovvertire le aspettative, per sfidare loro stessi e i loro ascoltatori e per sacrificare un’identità al fine di assumerne un’altra – una che li rappresenti in pieno.
Malconcio e ammaccato sebbene bellissimo, il nuovo “A Hero’s Death” è la rivisitazione di quell’energia spavalda che ha caratterizzato il primo lavoro in studio. La musica di “A Hero’s Death” è paziente, sicura di sé e complessa – uno sguardo filosofico e inebriante al mondo moderno e alle sue grandi incertezze.
Quello che distingue i Fontaines D.C è la loro autenticità: “Penso ci sia autenticità in ciò che facciamo, e le persone sono state affamate di autenticità per troppo tempo”, ha detto Chatten in un’intervista a una radio irlandese. Questo impegno per l’autentico è la chiave per comprendere l’estetica D.C. di Fontaines.
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