The Divine Comedy, il progetto musicale dietro cui si cela il cantautore nordirlandese Neil Hannon,
annuncia il suo ritorno in italia con il nuovo lavoro, “Foreverland”.
Pubblicato lo scorso Settembre via Divine Comedy Records, l’album contiene le bellissime:
“Catherine The Great” – http://bit.ly/29spm5e
“How Can You Leave Me On My Own” - http://bit.ly/2bN5k6s
“To The Rescue” - http://bit.ly/2mzn4FG
SABATO 29 LUGLIO 2017
ROMA – CAVEA/ AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
LUGLIO SUONA BENE
Il concerto è spostato in Sala Petrassi
www.auditorium.com/it
Via Pietro de Coubertin, 30, 00196 Roma
Prevendite disponibili su www.ticketone.it da Martedì 18 Aprile 2017
DOMENICA 30 LUGLIO 2017
RIMINI – CORTE DEGLI AGOSTINIANI
PERCUOTERE LA MENTE
Via Cairoli, 40, 47923 Rimini RN
Prevendite disponibili su www.sagramusicalemalatestiana.it da Martedì 18 Aprile 2017
Negli anni il nome The Divine Comedy ha racchiuso diversi musicisti, ma la forza trainante della band e il suo principale (a volte l’unico) componente è sempre stato Neil Hannon. Fu lui a scegliere il nome della band all’età di 18 anni, un po’ per caso: Neil e due compagni di scuola avevano bisogno di un nuovo nome per la loro band e Neil scovò una copia del poema dantesco nella libreria di famiglia. Suonava bene e l’anno dopo fu quello il nome sotto il quale il trio firmò il contratto con l’irlandese Setanta Records.
Nel 1990 la band lasciò il nord dell’Irlanda per trasferirsi a Londra e pubblicare un mini album Fanfare for the Comic Muse e, nel 1991, l’Ep Europop. Poi il gruppo si sciolse, i compagni di Neil se ne andarono all’università e lui se ne tornò a casa conservando la voglia di scrivere nuove canzoni. Nel 1993 pubblicò infatti Liberation, considerato da Neil il suo vero e proprio album di esordio, fortemente amato e acclamato dalla stampa.
L’album successivo Promenade fu realizzato nella primavera del 1994: il lavoro ottenne ottime recensioni dai critici e venne inserito dalla rivista inglese Q tra i migliori dischi dell’anno.
L’anno successivo pubblicò Casanova, che esprimeva il suo dissenso per un mondo di cose senza importanza, facili morali e centinaia di preoccupazioni. Something for the weekend il primo singolo estratto dal disco, divenne uno dei brani più trasmessi raggiungendo la top ten della classifica britannica.
Neil aveva già scritto alcune canzoni che erano però troppo romantiche per essere contenute in Casanova, per questo decise di registrarle live con l’accompagnamento di un’orchestra. Da questa esperienza nacque A Short Album about Love.
L’album seguente uscì nell’autunno del 1998 con il titolo Fin de Siecle, un album ambizioso, registrato in due settimane con la band e l’orchestra Brunel Ensemble, abilmente affiancati dal coro del Crouch End Festival e dal talento vocale di cantanti d’opera. Nel 1999 si celebrò il decimo anniversario della nascita del gruppo con una raccolta intitolata A Secret History che decretò anche la fine della loro collaborazione con la Setanta Records.
Il primo album con la nuova casa discografica, Parlophone, venne pubblicato nel marzo del 2001 con il titolo Regeneration. Il successivo Absent Friends, fu prodotto e largamente composto da Neil stesso nel 2004, mentre nel 2006 uscì il nono album in studio, Victory For The Comic Muse alla cui realizzazione – in sole due settimane – si successero ventotto musicisti. Nel 2010 la volta di Bang Goes the Knighthood, dodici brani che confermano il talento e lo spessore di un artista come Neil Hannon; anticipato dal travolgente singolo: At The Indie Disco.
Dalla pubblicazione di quest’ultimo ad oggi Neil Hannon non se ne è certo rimasto con le mani in mano. Nel 2013 ha pubblicato il secondo capitolo dei The Duckworth Lewis Method, gruppo formato insieme a Thomas Walsh. Ha anche composto un’opera corale per il Royal Festival Hall, e ha scritto le musiche per lo spettacolo teatrale tratto dal romanzo Swallows And Amazons.
Dalla nascita di The Divine Comedy nel 1989, Neil Hannon ha più volte dimostrato di essere uno dei migliori e più originali cantautori del Regno Unito. Il nuovo album Foreverland ne è un esempio.
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